TURISTI MORDI E FUGGI PER UNA CITTÀ FASTFOOD?
Se la qualità del turismo a Venezia dovesse crescere, si alzerebbe anche la qualità dell’offerta? O forse molto più plausibile il contrario? Ossia, che se a Venezia e isole si elevasse l’immagine e la qualità dei negozi e dell’offerta in generale, si finirebbe per attrarre un turismo migliore?
Noi, una delle eccellenze del Made in Italy, crediamo fermamente nella qualità e nel dovere di esprimere il meglio della nostra cultura veneziana. Il meglio del turismo internazionale attualmente viene attratto da città cosmopolite o da luoghi che hanno saputo mantenere la loro unicità. Città come Milano, Parigi, Londra e Berlino, in grado di offrire oltre alla cultura, varietà e shopping di alto livello. I turisti di cui ha bisogno Venezia per crescere e tornare agli antichi fasti sono quelli che possono permettersi qualcosa in più di un giro in gondola collettivo, un panino consumato sui gradini di un ponte o l’acquisto di una collanina “Made in Chissadove”. Un turismo migliore attirerebbe di nuovo i grandi brand internazionali e li spingerebbe a reinvestire a Venezia per l’immagine che essa potrebbe offrire e che invece oggi non ha più, appannata da brutte vetrine e mercatini dozzinali. Abbiamo il salotto più bello del mondo e lo arrediamo con alcuni dei negozi più brutti del mondo, con merci in vetro spacciati per muranesi e questo contribuisce ad allontanare il turismo migliore. Veneziani, vogliamo continuare su questa strada?